L’associazione di ciclismo amatoriale, punta alle iniziative benefiche e alla valorizzazione del territorio
Se il buon anno si vede dal mattino, il Team Abruzzo Bike è destinato a un continuo miglioramento per creare nuove manifestazioni di sport e non solo. La formazione diretta da Walter Marcone è divenuta oramai una realtà che affascina e piace sempre più agli amici della bici. Un gruppo in netta crescita e che può salire ancora in alto perché sa pensare in grande. <<Un impegno per volta, un passo dopo l’altro>> sembra essere il motto utilizzato all’interno della squadra e che intanto ha aperto la stagione con la Pedalata di Beneficenza dell’Epifania, donando altresì un significativo contributo. Dunque, il 2020 si prospetta come l’anno della verità per raggiungere traguardi essenziali e di una certa rilevanza.
Walter Marcone, come è nata l’idea di usare il ciclismo per crescere insieme?
<< Durante una passeggiata in bicicletta, mentre stavo aiutando un amico alle prese con un problema meccanico. Ovvero un guasto alla ruota libera, che non gli consentiva più di proseguire verso casa. In pratica il protagonista della sfortunata vicenda, è rimasto a piedi ad una quindicina di km dalla sua abitazione. Ad un certo punto il sottoscritto e un altro tesserato dell’Abruzzo Bike, nonché collega di lavoro, abbiamo optato di trainarlo con tutta la bici fino ai pressi della propria dimora. Pertanto quello di donarsi al prossimo è sì per il sottoscritto, che di mestiere fa il poliziotto, una consuetudine. Ma pure un valore altrettanto necessario da diffondere alla attuale società, affinché il buon esempio ravvivi la fiamma della solidarietà. E che ognuno di noi comprenda sul serio l’importanza di non lasciare mai indietro nessuno. Lo sport quindi, nel caso specifico il ciclismo, se praticato con serenità rappresenta alla perfezione un modello costruttivo adatto per crescere insieme >>.
Molte volte si fa riferimento al ciclismo amatoriale soltanto da un punto di vista agonistico. Tuttavia grazie alle sue opere benefiche sta cambiando il modo di approcciare lo sport, perché?
<< Siamo amatori non professionisti. Dobbiamo divertirci e trascorrere il weekend all’insegna dell’amicizia. Cosa c’è di più bello che sorridere e andare tutti d’accordo; fermarsi al bar per un caffè e ripartire in armonia! La nostra passione deve unire non dividere. Ed è questo ciò che i cicloamatori vogliono realmente >>.
Nei piani dell’Abruzzo Bike c’è la volontà di guardare ad un nuovo futuro?
<< Anzitutto per crescere insieme attraverso il ciclismo, bisogna mettere al primo posto la sicurezza stradale. Non a caso ogni settimana muoiono in media quattro/cinque ciclisti, che vengono principalmente investiti da automobilisti distratti. D’altronde lo scorso dicembre il Team Abruzzo Bike in collaborazione col Siap, sull’argomento ha promosso un convegno all’università di Teramo. L’evento ha visto poi in platea oltre 600 tra studenti, cittadini e rappresentati del mondo istituzionale. Da parte nostra vi è anche un forte desiderio di promuovere le bellezze paesaggistiche del territorio, soprattutto mediante l’utilizzo delle e-bike. Staremo a vedere >>.
È soddisfatto delle splendide idee portate a termine ad oggi?
<< Certo, ma come dice una famosa canzone, si può dare di più. Ragione per cui abbiamo in programma ulteriori convegni sulla sicurezza stradale e impegni per il sociale >>.
Non teme che qualcuno magari possa copiarla?
<< No al contrario. Qualora altre squadre dovessero seguire le nostre orme, il Team Abruzzo Bike è fiero di rendersi partecipe a tutti quegli eventi creati apposta in nome della solidarietà. E che dati alla mano, si adoperano per il bene comune >>.
La domenica riesce ad animare la giornata attraverso escursioni molto partecipate.
<< In provincia di Teramo esistono tanti amanti del ciclismo. Quello che sto cercando di realizzare un po’ per volta, è costruire un gruppo formato da uomini e donne che fino a ieri uscivano per conto loro. Ovviamente la mia non è un’ambizione facile, ma nemmeno una missione impossibile >>.
Oltre ad essere presidente di questa squadra ed attivo organizzatore è persino un atleta agonista. Il fatto però di adoperarsi su più fronti, le ha mai procurato qualche situazione di stress?
<< Non sono un robot. A volte capita di prendermela quando c’è qualcosa che non va. Personalmente ci tengo assai a fare le cose per bene sino al compimento degli obiettivi preposti, senza lasciare nulla in sospeso >>.
Tra il mondo delle corse e il cicloturismo, a quale realtà si sente più vicino?
<< Provengo dall’atletica e a quei tempi gareggiavo per le fiamme oro. Perciò l’agonismo resta un punto indispensabile della mia vita. Ad ogni modo, il cicloturismo è essenziale per rilanciare l’economia non solo di questa regione ma dell’intero Paese. Basti considerare la provincia di Teramo con tutti i suoi posti meravigliosi: trattasi di un potenziale turistico enorme e che il mondo ci invidia >>.
Ha già provveduto ad inserire all’interno del calendario Acsi, dimostrazioni che andranno a susseguirsi nel corso della stagione?
<< Credo che entro la fine dell’anno il Team Abruzzo Bike, riuscirà a concretizzare almeno una dozzina tra manifestazioni ciclistiche e convegni, tali da coinvolgere non solo gli sportivi ma addirittura comuni cittadini >>.
Curiosità, a quando la presentazione ufficiale del team?
<< Verso fine gennaio. Vorrei inoltre sottolineare la partecipazione di alcune figure istituzionali del mondo della politica, giornalismo e ciclismo professionistico >>.
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