Secondo Trofeo Abruzzo Bike con oltre duecento ciclisti

Anche quest’anno la manifestazione sportiva organizzata da Walter Marcone, ha raccolto molte adesioni

Successo di pubblico domenica scorsa in località Bonifica del Salinello al secondo Trofeo Abruzzo Bike. Presenti all’evento ciclistico oltre duecento persone tra atleti e addetti ai lavori. Da sottolineare la realizzazione della manifestazione, resa possibile soprattutto grazie al costante impegno da parte del presidente della società organizzatrice, Walter Marcone. Una nota di merito va aggiunta in modo particolare sulla questione di messa in sicurezza della gara. Ovvero sulle transenne ancorate, come da regolamento, settantacinque metri prima e dopo il punto sottostante allo striscione gonfiabile. Sempre in tema di sicurezza, bisogna sottolineare l’utilità tecnica delle due ammiraglie Team Abruzzo Bike, fondamentali per aver segnalato l’inizio e il fine corsa al passaggio dei corridori. L’appuntamento sportivo inoltre, è stato curato nei minimi dettagli, a cominciare dall’affissione dello stand decorato con un ricco pasta party. In pratica si è trattato di un punto ristoro situato all’interno del cortile bar Salì. Tutto ciò è avvenuto allo scopo di creare una determinata atmosfera di accoglienza tra i vari partecipanti, arrivati al meeting, insieme ai propri familiari. Da segnalare poi come a ciascuno dei concorrenti rientrati in premiazione, sono stati consegnati importanti trofei.

LA GARA: Due le partenze che hanno caratterizzato la prova valida per l’Abruzzo Acsi Cycling Challenge. La prima riservata ai tesserati di seconda serie, donne, gentleman e supergentleman. E non appena partiti, la competizione è stata resa assai movimentata da un gran numero di partecipanti. Ad aggiudicarsi la generale in uno sprint di gruppo, ci ha pensato Rocco Salerno – Asd Angelini Cycling Team, davanti ad Andrea Zenobi – Asd Lu Callarò e Antonino Di Girolamo della Asd Team Extreme. Tra le donne spicca il nome di Elisa Concetto. Piazza d’onore invece per Claudia Ridolfi del Team Pro Bike: ciclista classe ’99, al suo esordio agonistico, ha dimostrato di possedere ottime qualità atletiche e che probabilmente, faranno ben sperare per il proprio avvenire. Altra vicenda quella avvenuta durante la fase successiva, rivolta agli atleti di prima fascia, accorsi in gran numero soprattutto da fuori regione. Per la cronaca, a vivacizzare la gara sono stati alcuni attacchi avviati da corridori outsider, con l’intento di creare non poche difficoltà alle squadre meglio attrezzate per lo sprint. In pratica su un circuito caratterizzato da un rettilineo pianeggiante di 27 km, affrontato due volte, diverse unità si sono lanciate alla ricerca di un assolo. Tuttavia l’elevata velocità avvenuta in gara, ha concesso pochissime chance di fuga. Ma un progressivo rush imposto all’ultimo chilometro dal treno del team Hair Gallery, ha infine condotto il capitano della formazione marchigiana, Luca Curti, ad accaparrarsi la prova regina del secondo Trofeo Abruzzo Bike. Per il vincitore di giornata, si tratta quindi dell’ennesimo successo stagionale.

WALTER MARCONE: 《Mi sento soddisfatto di come è andata la prova preparata dal Team Abruzzo Bike. È stata una manifestazione così sentita dai tanti appassionati del settore, che sembrava di assistere ad una classica del ciclismo amatoriale. L’unico rammarico però rimane il costo davvero spropositato del servizio di cronometraggio, oltre alle ulteriori spese collegate su alcuni aspetti tenui, circa l’elemento organizzativo dell’Acsi. Per quanto concerne la stagione agonistica, al mio debutto a San Salvo, in una splendida giornata di sole e mare, ho mostrato come sempre carattere, dettando per almeno l’80% della prova a marchio Uisp, un consistente ritmo in gara. Un forcing scaturito anche grazie al supporto del mio compagno di squadra, Paolo Cosenza. Stessa faccenda si è poi ripetuta a Termoli, Albadriatica ed ora alla Bonifica del Salinello. Un applauso di incoraggiamento è rivolto agli altri ragazzi del team, tra cui Marco Rosa, Franco Cozza, Nicola Napoleone e Massimo Soru. Da evidenziare che la nostra massima espressione agonistica, proviene soltanto se davvero si è capaci di impugnare quel sano principio, in grado di poterci contraddistinguere dagli atleti professionisti. Trattasi perciò di un criterio, appartenente ad una normale associazione amatoriale. E dunque, il nostro obiettivo non è raccogliere prosciutti, ma al contrario crescere insieme con lo sport, creare iniziative di solidarietà, divulgare la sicurezza stradale e impegnarsi per il sociale》.

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