“Pedalando, movimento di resistenza al Parkinson” il racconto della 6° Tappa…

Lunedì 24 luglio, Roseto degli Abruzzi è stata la sede della 6° Tappa del progetto “Pedalando, movimento di resistenza al Parkinson” e del relativo convegno tenutosi presso la sala consigliare del Comune rivierasco.

Fin dalle prime ore del mattino Il Team Abruzzo Bike capeggiato dal Patron Walter Marcone, ha accolto congiuntamente al Sindaco di Roseto Mario Nugnes ed a rappresentanti del Consiglio Comunale, Lorenzo Sacchetto la moglie Raffaella ed il folto gruppo che lo ha accompagnato lungo la 6° Tappa partita da Cupra Marittima. Per l’occasione è stato allestito un vero e proprio villaggio sportivo con annesso rinfresco per concedere un meritato ristoro a chi nonostante mille difficoltà, ha deciso di portare a termine un viaggio di sensibilizzazione.

In serata i protagonisti dell’evento,  sono stati accolti come già anticipato presso la sala consigliare dal Sindaco Mario Nugnes, dall’Assessore allo Sport Annalisa D’Elpidio, dal Patron del Team Abruzzo Bike Walter Marcone, dal Presidente del CSI Angelo De Marcellis, dal Presidente Coordinamento Veneto del Parkinson Giovanna Grando e dalla chinesiologa Sara Merlo.

Tema del convegno è stato quello relativo al benessere che l’esercizio fisico praticato con costanza può dare a chi è affetto da disturbi clinici della malattia di Parkinson. In generale, è noto che la pratica di esercizio fisico, ha un buon impatto su molti aspetti della vita della persona affetta dal Parkinson, che includono la sfera emotiva o delle funzioni psichiche, prevenendo anche il rischio di declino cognitivo nel tempo mediante l’attivazione di processi cellulari inibenti la formazione delle placche di beta-amiloide che rappresentano il substrato neuropatologico della demenza. 

Lorenzo nel corso della serata ha raccontato ai presenti la sua storia, fin dalla scoperta della malattia avvenuta all’età di 44 anni; sua moglie Raffaella è il suo punto di forza e gli permette di andare avanti. L’anno scorso Roma è stata la meta del primo viaggio affrontato da loro in bicicletta per visitare la tomba di Papa Giovanni Paolo II, anche egli affetto da Parkinson. È stata proprio la bici a dare la forza a Lorenzo di allenarsi tutti i giorni.

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